Un massaggio riesce a risolvere un problema? La risposta è affermativa e si chiama linfodrenaggio.
Operando a livello del sistema linfatico, zona delicata dell’apparato del nostro organismo deputato principalmente al controllo della quantità di liquidi presenti nei tessuti del nostro corpo, il linfodrenaggio viene in aiuto a chi ha subito traumi o interventi chirurgici che hanno lasciato un edema, così come a chi soffre di malattie dell’apparato circolatorio, o ancora a chi le ha provate tutte per combattere la cellulite, ma non ha ancora avuto gli effetti desiderati.
Il trattamento estetico della panniculite adiposa, comunemente nota come cellulite, infatti, è uno dei motivi che hanno reso famosa la tecnica del linfodrenaggio. Il massaggio linfodrenatico, associato ad una dieta specifica e allo sport, può essere la soluzione per chi le ha provate tutte senza successo.
Tra le patologie che potrebbero manifestarsi e che si vanno a contrastare con questa tecnica vi è anche l’insufficienza venosa, che causa gambe gonfie e rende la pelle lucida o rossastra e, nello stadio più avanzato, persino bruna o ulcerale. Il drenaggio linfatico manuale, essendo una tecnica non invasiva che provoca un sollievo immediato sulla zona trattata, viene consigliato in questo caso per ridurre i gonfiori senza provocare ulteriori problematiche.
Quando occorre il linfodrenaggio?
Il linfodrenaggio si rivela un ottimo alleato anche nella fase post operatoria.
Nel caso di interventi chirurgici, cadute, fratture e altri infortuni che provocano un qualsiasi gonfiore (edema) il massaggio è fondamentale per evitare la comparsa di inenestetismi e altri fastidi dovuti ad esempio ad un’infiammazione mal curata.
La tecnica viene adottata in particolare modo nei casi di chirurgia al seno o laddove è necessario asportare linfonodi, qui il linfodrenaggio allevia i problemi post operatori.
Altri casi in cui il linfodrenaggio si rivela la soluzione ad hoc per porre rimedio a problemi fastidiosi possono essere il linfedema primitivo, l’edema ciclico idiopatico o la sclerodermia.
Sarà compito del fisioterapista individuare il caso specifico e proporre la soluzione adatta dopo un’attenta anamnesi.