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PELLE SECCA E PRURITO FREQUENTE: COME CORRERE AI RIPARI DA XEROSI

La pelle è l’organo più esteso del corpo umano: sede delle terminazioni nervose, svolge importanti funzioni di protezione e regolazione della temperatura interna. È dunque indispensabile mantenerla in salute e provvedere rapidamente in caso di anomalie come pelle secca (xerosi cutanea, in termini medici), screpolature o prurito insistente.

 

Cause più frequenti della xerosi

La xerosi è un disturbo piuttosto comune, che può colpire persone di ogni età; alcune condizioni endogene o ambientali possono tuttavia aumentare la possibilità di soffrirne. In particolare, costituiscono fattori di rischio per la xerosi:

Alcune patologie come la psoriasi, l’eczema, il diabete e la dermatite atopica
Squilibri ormonali − ad esempio durante la menopausa −, che determinano una carenza dei lipidi di barriera della cute
Prolungate e ripetute esposizioni ai raggi UV
Saponi e detergenti che non rispettano il pH fisiologico dell’epidermide, impoverendo lo strato lipidico necessario ad una corretta idratazione

 

Le buone abitudini quotidiane per prevenire la secchezza cutanea

Se la condizione di xerosi si associa a rossore diffuso e pruriginoso, è importante consultare uno specialista che possa formulare una diagnosi adeguata del disturbo.

Quando invece la xerosi e il prurito sono riconducibili a una maggiore sensibilità cutanea − che può essere transitoria o perdurante nel tempo − è consigliabile attuare una serie di accorgimenti volti a preservare la barriera protettiva epidermica. Evitare quindi detergenti troppo aggressivi o contenenti additivi, e utilizzare prodotti delicati dal pH simile a quello naturale della pelle (5,5), che siano stati sottoposti a test dermatologici. Dopo la detersione, si può procedere con l’applicazione quotidiana − sia sul viso che sul corpo − di una crema ad alto potere idratante e/o liporestitutiva.

Anche i detersivi per il bucato possono scatenare fenomeni di irritazione cutanea − in particolare gli ammorbidenti (lanolina) o prodotti contenenti il nikel: le cui particelle tendono a rimanere intrappolate all’interno delle fibre anche dopo il risciacquo. Per evitare danni alla pelle, è opportuno prediligere prodotti senza profumi o coloranti, cercando comunque di moderare le dosi.

 

Un aiuto in più dalla natura

Alcune sostanze naturali, in grado di facilitare il ripristino della barriera protettiva idrolipidica, risultano particolarmente indicate nel trattamento della xerosi. È possibile utilizzarle in sinergia con le creme e i detergenti abituali, per potenziarne gli effetti.

L’avena, escludendo alcuni particolari pazienti affetti da dermatite atopica, presenta spiccate proprietà lenitive e antinfiammatorie ed è ideale per preparare dei bagni (adatto anche ai neonati). Anche l’amido di riso, disciolto nell’acqua del bagno, aiuta a lenire la pelle irritata, alleviando il prurito. Dopo il bagno, applicare su viso e corpo delle creme idratanti senza profumi, parabeni, coloranti e ultimamente in commercio sono presenti e consigliabili anche quelle senza glutine.

Il trattamento della pelle secca parte dalla prevenzione e continua con una terapia mirata a mantenere l’equilibrio idrolipidico.
In conclusione, consigliamo di rifarsi ai rimedi naturali sempre con le dovute precazioni e consultare il proprio dermatologo di fiducia per una terapia più mirata alla problematica che la nostra pelle può presentare.

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